Durante il consueto incontro del Rotary Club di Faenza, il presidente Alessandro Cantagalli ha invitato a relazionare la nostra socia Anna Tampieri, che da tempo è impegnata nei laboratori del Polo Tecnologico di Faenza come Direttrice dell’ISTEC – Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici del CNR. Riconosciuta ed apprezzata dalla Comunità Scientifica Internazionale quale esempio di eccellenza nell’ambito della ricerca dei materiali biomedicali innovativi, è stata anche fondatrice ed ex CEO di Finceramica Faenza SpA, meritando il riconoscimento di “migliore innovatrice italiana” da ITWIIN (Associazione Italiana Donne Inventrici e Innovatrici).
Durante l’incontro, Anna Tampieri ha presentato la Fondazione Enea Tech, di cui ha recentemente ricevuto la nomina a Presidente: incarico prestigioso per il quale il club esprime grande compiacimento.
Enea Tech è una Fondazione di diritto privato vigilata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, diventata operativa il 2 dicembre 2020, la cui missione è investire in tecnologie innovative di interesse strategico nazionale e di scala globale, attraverso il Fondo per il Trasferimento Tecnologico istituito presso lo stesso Ministero. Organizzazione snella e indipendente, è costruita sul modello delle grandi agenzie federali statunitensi (Darpa, Barda) e di nuove agenzie UE (EIC).
Se guardiamo i report nazionali di valutazione, vediamo che l’Italia è un Paese che da vent’anni non cresce, con investimenti nel campo della ricerca e sviluppo che sono drammaticamente sotto la media, inferiori a quelli della Spagna. Questi dati però contrastano con i report sui ricercatori italiani che ci vedono con una produzione scientifica tra le migliori, in contrasto con le percentuali di investimento in ricerca. Occorre quindi mettere mano a questa situazione, ed il Ministero ha deciso di stanziare questo fondo specifico per il trasferimento tecnologico mediante la Fondazione Enea Tech, nel cui consiglio di amministrazione sono presenti Anna Tampieri (Presidente), Salvo Mizzi (Direttore) e Federico Testa (Consigliere).
La missione di Enea Tech è quella di espandere il tessuto produttivo del Paese e rafforzarne le filiere attraverso la leva del trasferimento tecnologico. Investirà in tecnologie strategiche di interesse nazionale per promuovere e anticipare i “salti tecnologici” prima dell’utilizzo di strumenti di protezione. Rafforzerà la tecnologia italiana con l’attrazione di ricercatori e scienziati dall’estero e la valorizzazione dei talenti nazionali, liberando in questo modo il potenziale inespresso dell’Italia, in sinergia con il settore privato e le realtà pubbliche della ricerca.
Le tipologie di intervento utilizzate prevedono il modello ESPA a crescita progressiva e la tipologia di TechBuilding, che prevede la costituzione di significativi spin-off per la valorizzazione delle migliori eccellenze del paese. Questi modelli di intervento vanno di pari passo con strumenti come Venture Capital e Open Innovation: in particolare equity, quasi-equity, convertibili, strumenti finanziari di partecipazione e di blended finance, ma anche grant e contratti di acquisto e procurement indirizzato.
Enea Tech ha scelto di valorizzare le tecnologie strategiche di interesse nazionale che sono classificate in quattro verticali di investimento: (1) Green, Energy ed Economia Circolare, (2) Tecnologie per la Salute, (3) DeepTech, (4) Tecnologie Informatiche. Il gruppo per la valutazione degli investimenti è costituito da giovani talenti di notevole valore: Stefano Bernardi, Chiara Giovenzana, Alessandro Aresu e Diva Tommei.
I criteri di rilancio saranno in linea con l’agenda ONU 2030, in particolare riguardo alla crisi climatica e alla decarbonizzazione, e costituiranno un grande volano per la ricerca, in cui promuovere una virtuosa alleanza fra le istituzioni e il tessuto produttivo, verso l’innovazione e il futuro del paese.