“L’Ucraina siamo noi” non è solo un’espressione di solidarietà, ma anche un appello a riscoprire e difendere i valori comuni con coraggio e determinazione. Questo slogan, che è anche il titolo del libro di Christian Rocca, è stato al centro di un evento tenutosi il 23 maggio a Faventia Sales, organizzato dal Rotary Club Faenza e dal Lions Club Faenza Lioness.
L’incontro, abilmente moderato dal rotariano Francesco Zanotti, ha suscitato profonde emozioni nel pubblico, specialmente tra le numerose ucraine presenti. La discussione ha offerto un’analisi storica e geopolitica del conflitto in Ucraina, con un dialogo appassionato tra Christian Rocca, direttore de Linkiesta, e Yarina Grusha, docente di lingua e letteratura ucraina.
Rocca e Grusha hanno esaminato le radici storiche del conflitto, dalle origini nel 700 d.C. fino all’attuale invasione russa. Hanno smontato le narrazioni propagandistiche di Putin, evidenziando come l’Ucraina non possa essere considerata una semplice “regione” della Russia. Hanno sottolineato il ruolo dell’Ucraina come baluardo dei valori europei e occidentali, difendendo non solo la propria libertà, ma anche quella di tutti coloro che aspirano a una società democratica.
L’incontro ha anche affrontato temi di attualità, come la presenza di filorussi in Italia e sui media, e la crescente deriva populista e sovranista nel nostro Paese. Una riflessione amara ma necessaria, che ha stimolato il pubblico a riflettere sul ruolo dell’informazione e della politica nella costruzione di una coscienza civile consapevole e responsabile.
L’evento di Faenza rientra in una serie di iniziative promosse da Rotary e Lions per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione in Ucraina. È stata un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza di un conflitto che ci tocca da vicino, sia come europei sia come cittadini del mondo, chiamati a difendere i valori di libertà, democrazia e solidarietà. Il Rotary, oltre a promuovere l’informazione, si impegna con azioni concrete, come l’ospitalità di 40 orfani di Ternopil a Cesenatico, per sottrarli, anche se per poco, agli orrori della guerra e sottoporli a uno screening medico.
La capacità di Rocca e Grusha di unire rigore storico, analisi geopolitica e sensibilità umana ha dato vita a un dialogo intenso, capace di informare, commuovere e stimolare la riflessione.
In conclusione, non dobbiamo perdere la speranza. Come ha ricordato Zanotti, anche nei momenti più difficili, la lotta degli ucraini e dei georgiani è anche per la nostra libertà. Finché continueranno a combattere sui confini dell’Europa, i valori di libertà e democrazia continueranno a vivere, rafforzando la nostra aspirazione a un futuro di pace e giustizia.