Durante la serata conviviale, le socie e i soci del nostro Club hanno avuto il piacere di ascoltare la relazione della Prof.ssa Yaryna Grusha Possamai intitolata “Ucraina: cultura e tradizioni, la storia che rischia di svanire”. Giovane giornalista e scrittrice di origine ucraina attualmente residente a Milano, Yaryna Grusha Possamai è molto attiva nella diffusione della cultura ucraina e soprattutto nella sensibilizzazione in merito all’attuale situazione di conflitto in cui purtroppo versa il suo paese.
Il Presidente Andrea Rava ha dato inizio alla serata salutando tutti i presenti, gli ospiti, nonché le Autorità Rotariane: l’Assessora al Turismo Federica Rosetti, l’Assistente del Governatore e nostro socio Riccardo Vicentini, il Presidente del Rotary Club Forlì Pierluigi Ranieri, la Rappresentante Rotaract per l’annata 2023/2024 del nostro Distretto Ottavia Cavina, e alcuni ospiti in rappresentanza della comunità ucraina presente nel faentino.
Ospite e relatrice della serata è la Prof.ssa Yaryna Grusha Possamai, docente di Lingua e Letteratura ucraina presso l’università degli Studi di Milano, scrittrice e giornalista delle testate Repubblica e Linkiesta. Ha redatto numerosi articoli riguardanti la difficile situazione del conflitto ucraino e, già giornalista freelance e attiva nella diffusione della cultura ucraina, oggi il suo impegno è rivolto a diffondere le ragioni del suo popolo, la cui libertà duramente conquistata negli ultimi decenni è minacciata.
La presentazione si è aperta con una digressione sull’origine della cultura nazionale ucraina, raccontando la storia della sua bandiera che inizia nel 1600. L’agognata indipendenza, prima dalla Russia zarista e poi dall’Unione Sovietica, si sviluppa dalla fine del 1800 fino alle due guerre mondiali, in cui il popolo ucraino ha tentato invano di far valere le proprie istanze identitarie e il suo desiderio di libertà. Soltanto nel 1991 infatti, con la caduta della dominazione sovietica, l’Ucraina ha potuto ottenere l’autonomia.
Terminata la digressione storica e una spiegazione sull’identità ucraina sviluppatasi nei secoli, la relazione della Prof.ssa Yaryna Grusha Possamai si fa leggera, in modo da poter allietare l’occasione conviviale, come lei stessa spiega, e con passione procede ad illustrare molti aspetti della cultura del suo paese. Vengono raccontate le tradizioni culinarie, illustrando alcuni piatti tipici fra cui il borscht – un brodo caldo da consumarsi con tutta la famiglia e simbolo di convivio e comunione – e il varenyky, raviolo a mezzaluna che ricorda le nostre paste ripiene. Un pensiero è dedicato alla concezione del pane, la cui sacralità nella tradizione si evince anche dalla preparazione di un “pan santo” nel momento della Pasqua ortodossa e di un “pane nuziale” in occasione del matrimonio, importante per la cerimonia come per noi la torta nuziale.
Il racconto delle tradizioni ha poi riguardato la festa del terzo giovedì di maggio in cui si festeggia la “vyshyvanka”, dal nome dell’indumento indossato da tutta la popolazione – una sorta di tradizionale maglia – in segno di continuità e di particolare legame identitario con il passato. La presentazione è stata resa molto efficace dall’utilizzo di splendide immagini e di affascinanti panorami di quelle terre. Gli sgargianti colori delle uova decorate in occasione della Pasqua ortodossa (dette pysanka) hanno poi lasciato spazio alle raffigurazioni tradizionali del cosacco “Kozak Mamaj”: un personaggio fra il mito e la realtà che nell’iconografia ucraina rappresenta un errante avventuriero, retto e probo che vaga per il mondo compiendo buone azioni verso le persone che incontra.
La relazione si è sviluppata con una serie di emozionanti fotografie delle principali città ucraine: Kiev, Odessa, Kharkiv, Leopoli, purtroppo oggi tristemente note perché luoghi di combattimenti oppure di particolari episodi di dure battaglie. Molto efficace è stato il brusco accostamento fra le piacevoli immagini di repertorio di questi grandi centri urbani e gli strazianti scorci di città bombardate che oggi le caratterizzano. La parte conclusiva ha riguardato una rassegna di artisti e intellettuali della storia della cultura ucraina, in particolare della poesia e della letteratura che la Prof.ssa Yaryna Grusha Possamai illustra ai suoi studenti all’università. Una lunga lista e un universo molto ricco che nella relazione spazia dal 1800 fino ai giorni nostri, illustrando il contributo alla letteratura internazionale, al canto lirico e alla musica, che la cultura ucraina può vantare.
Intellettuale impegnata ma anche giovane scrittrice, Yaryna Grusha Possamai ha voluto mostrare anche foto recentissime di molti artisti, cantanti e musicisti che si stanno impegnando attivamente fra concerti di beneficenza, sensibilizzazione dell’opinione pubblica mondiale e anche un concreto aiuto in prima linea fra gli sfollati, i bisognosi e la popolazione straziata dai combattimenti. I commenti dei soci e le domande che si sono succedute hanno concluso l’efficace relazione, il cui interesse in questo particolare momento storico ha reso la serata particolarmente densa nel significato e nella sensibilità verso la pace e l’amicizia fra i popoli.