Il presidente del Rotary Club Andrea Rava ha aperto la serata innanzitutto salutando i graditi ospiti presenti: il Dott. Davide Agresti, assessore al Welfare, Europa e Smart City del Comune di Faenza, il Dott. Davide Tellarini, direttore del Presidio Ospedaliero Faenza – Lugo, il Dott. Federico Marchetti, primario del Reparto di Pediatria di Ravenna, e la relatrice della serata: Dott.sa Sonia Muzzarelli, curatrice del Patrimonio artistico AUSL Romagna.
La Dott.ssa Muzzarelli è responsabile della gestione e della valutazione del patrimonio storico artistico dell’AUSL Romagna; ha creato e realizzato il Museo del Culto dell’AUSL Romagna, attualmente costituito da 10 nuclei museali visitabili e denominati “La cura attraverso l’arte”. La sua attività è iniziata nel 2002 affiancando la Dott.sa Gabriella Lippi, che a quel tempo era consulente dell’IBC per l’ex AUSL di Ravenna. Descrivendo la sua esperienza, la Dott.ssa Sonia Muzzarelli si ritiene molto fortunata per aver avuto la possibilità di formarsi e affiancare gli esperti dell’istituto dei beni culturali, fondato negli anni settanta del novecento da Andrea Emiliani.
La relazione della Dott.ssa Muzzarelli ha condotto tutti i presenti in un’attenta e precisa lettura del patrimonio artistico e culturale dell’AUSL Romagna, unica struttura in Italia che gestisce questa attività con personale interno. La nascita dell’AUSL della Romagna è stata l’occasione per avviare una fase ricognitiva del corposo patrimonio artistico proveniente dalle strutture sanitarie pubbliche congiunte alla nuova Azienda Sanitaria, le ex Aziende di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Notevole è il patrimonio storico e culturale, che diventa davvero inestimabile quando è al tempo stesso un modo per curare e proteggere il nostro bene più prezioso: la salute. Luoghi che affondano le radici negli anni e nei secoli, fedeli custodi dell’arte e della medicina che si fondono in un unicum straordinario: gli ospedali più antichi del nostro paese.
La rassegna del “Museo Diffuso” dell’AUSL della Romagna è un progetto straordinario all’interno di una rete di ospedali storici italiani tra cui il nostro di Faenza, ed altre strutture nel territorio romagnolo. Luoghi in cui si coniuga la tradizione di cura e di assistenza con quella di valorizzazione di un patrimonio storico inestimabile, luoghi dove si mantengono le opere di produzione del territorio nel territorio, valorizzando il patrimonio storico culturale di questi ospedali, rendendoli fruibili ai cittadini e coniugando cultura e salute con un messaggio fortissimo.
La Dott.ssa Muzzarelli ci ha parlato di opere, manufatti che si sono stratificati nel tempo partendo dal 1200 fino ad oggi, manufatti che sono strettamente legati alla produzione artistica del territorio. Oltre alle donazioni economiche per mantenere la vita di questi ospedali e per favorire quella che era la cura dei pazienti, ci sono anche donazioni costituite da oggetti e manufatti: l’opera d’arte aveva anche una funzione curativa e racconta quello che il paziente sperava.
Il progetto di valorizzazione territoriale denominato “La cura attraverso l’arte, il patrimonio artistico dell’Azienda AUSL della Romagna” prevede piccoli nuclei espositivi legati all’area geografica di pertinenza. Tutti i nuclei espositivi sono contestualizzati dal pannello esplicativo uniformato, supportato da fascicolo tematico. Attualmente sono stati pubblicati dal centro stampa aziendale 15 fascicoli contenuti nel cofanetto “La cura attraverso l’arte, il patrimonio artistico dell’Azienda AUSL della Romagna”. La ricchezza di questo patrimonio disseminato in un territorio vasto ha fatto nascere l’idea di creare appositi itinerari turistici con un tipo di percorso lento, studiato per visitare i piccoli borghi e coinvolgendo le eccellenze gastronomiche locali.
Relativamente a questo grande patrimonio, la Dott.ssa Muzzarelli si è concentrata poi sull’ospedale di Faenza, ricordando il valore artistico della “Galleria dei Benefattori” con i quadri di Achille Calzi, Roberto Sella, Luigi Varoli, Pietro Melandri, Fernando Bucci, Francesco Nonni. Ha poi descritto la storia dello Scalone Monumentale, della cancellata in ferro battuto ed ottone posta all’ingresso di Corso Mazzini e realizzata da Giacomo Casadei su progetto di Giovanni Guerrini. Sono stati poi descritti i busti in bronzo di Ercole Drei, il grande pannello a tarsie in ceramica “La Madonna del Roseto” di Pietro Melandri, il gres “Genesi geometrica” di Carlo Zauli e molte altre opere.
Un grande applauso ha manifestato il vivo interesse che la dettagliata relazione della Dott.sa Sonia Muzzarelli ha suscitato fra i soci, le socie e tutti gli ospiti presenti.