La serata in Interclub promossa dal Club di Faenza ha visto come relatore il Dott. Roberto Rustichelli, faentino, magistrato ordinario, nominato il 20 dicembre scorso Presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato.
Nato nel 1961 a Ravenna, il Dott. Rustichelli è laureato in Giurisprudenza e in Scienze Economiche e Gestionali. Al momento della nomina era Presidente del Collegio B del Tribunale delle Imprese di Napoli con competenza sulle controversie risarcitorie per violazione della normativa antitrust per l’intero Sud Italia, nonché Presidente di Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. Ha ricoperto il ruolo di Vice Capo di Gabinetto del Ministro delle Attività Produttive ed è stato Consigliere Giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri in vari Governi. Dal 2009 al 2013 è stato anche Membro del Comitato Nazionale per la lotta contro le frodi comunitarie.
Dopo i saluti da parte del Presidente Alessandro Cantagalli alle autorità rotariane, al relatore e ai Presidenti dei Club dell’Area Romagna Nord e ai numerosi soci dei vari Club, la parola passa al Dott. Rustichelli che ci introduce nel mondo dell’Autorità che presiede, ringraziando il Club per questo gradito invito.
Presentandosi al Club il Dott. Rustichelli ci ricorda che l’Antitrust, che nel 2020 ha festeggiato i 30 anni, è l’organismo preposto nell’ordinamento nazionale non soltanto alla tutela della concorrenza, ma anche alla tutela dei consumatori attraverso la repressione delle pratiche commerciali scorrette. Risale al 1992 l’attribuzione all’Autorità della competenza sulla pubblicità ingannevole, e al 2007 la vigilanza sulle pratiche commerciali scorrette. L’ampiezza delle competenze dell’Autorità è una competenza orizzontale che riguarda i comportamenti di impresa posti in essere in tutti i settori del mercato, e l’analisi delle pratiche commerciali scorrette da parte delle imprese in merito alla promozione alla vendita o alla fornitura di beni di servizio, che risultino non conformi a diligenza professionale, o che siano idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento del consumatore medio inducendolo ad assumere una decisione commerciale che non avrebbe assunto.
Il consumatore è un protagonista essenziale del mercato, e la possibilità che egli possa esercitare con consapevolezza la propria scelta economica, costituisce al pari della libertà di iniziative economiche un pilastro essenziale dell’economia di mercato: la capacità del consumatore di esercitare una scelta di acquisto libera e consapevole è un elemento imprescindibile per il funzionamento del mercato concorrenziale. La libera concorrenza tra le imprese non potrebbe realizzarsi se il consumatore non fosse messo in condizione di potere esercitare a pieno, con libertà e con consapevolezza la propria facoltà di scelta selezionando le offerte di mercato.
Il ruolo dell’Autorità in materia di tutela dei consumatori è di massimo rilievo, ed ha conosciuto un significativo potenziamento nel corso degli ultimi anni. All’attribuzione delle competenze in materia di pratiche commerciali scorrette, ha fatto seguito la competenza in materia di clausole vessatorie ed il rafforzamento dei poteri sanzionatori dell’Autorità. Un dato fondamentale che Rustichelli ha evidenziato è che questa competenza si è rilevata essere più essenziale nel corso dell’ultimo anno, quando l’attività dell’Autorità ha dovuto confrontarsi con la pandemia da Covid, limitando la mobilità della popolazione indotta dalle misure di lock down, con un impatto drastico sui singoli cittadini e sul tessuto economico.
Da un lato è stata sancita definitivamente l’indispensabilità dei servizi digitali nella vita quotidiana, dall’altra molti operatori economici hanno subito un duro contraccolpo con effetti ancora persistenti. In questo contesto la correttezza e la fiducia dei consumatori nelle transazioni commerciali, la trasparenza nelle diverse fasi del rapporto di consumo, la qualità dell’informazione e più in generale una piena tutela dei diritti dei consumatori sono risultati elementi di importanza cruciale. Per queste ragioni l’Autorità ha rafforzato il proprio impegno su tale terreno inaugurando nuovi filoni applicativi e innovativi con l’obiettivo di contrastare quelle condotte di indebito sfruttamento delle nuove esigenze di consumo sorte per effetto della pandemia.
Il Presidente Rustichelli ha portato esempi pratici sui settori nei quali l’Autorità è intervenuta prontamente, imponendo l’immediata cessazione delle condotte anomale degli operatori attraverso un ampio utilizzo dei poteri cautelativi. Ha citato la vendita di prodotti igienizzanti, di mascherine di protezione e di test autodiagnostici Covid e la vendita di farmaci dalle non veritiere proprietà antivirali. Sono state interessate anche le raccolte fondi a scopo benefico e i controlli efficaci per assicurare la fornitura regolare dei presidi sanitari e dei farmaci. Sono poi stati perseguiti con particolare severità i cartelli tra le imprese, repressi gli abusi di dipendenza economica, e la violazione di disciplina delle relazioni commerciali. Una categoria di interventi ha riguardato la vendita on line di prodotti non disponibili, la mancata consegna dei prodotti e l’ostacolo all’esercizio di recesso di rimborso dei consumatori, nonché la divulgazione online di informazioni scorrette in merito allo stato degli ordini e alle tempistiche di consegna.
Le verifiche e gli accertamenti dell’Autorità sono stati volti a verificare la correttezza delle condotte di soggetti attivi nella campagna di raccolta fondi a fini benefici nel meccanismo della solidarietà. Inoltre, un ambito di intervento è stato il settore creditizio. Lo stato di debolezza e difficoltà in cui sono venuti a trovarsi i consumatori e le microimprese ha imposto un accresciuto dovere di diligenza in campo agli operatori chiamati a non approfittare della situazione di disagio dei loro clienti, ma anzi a sostenerli e a fornire loro strumenti utili a superare questo momento. Nel settore dei servizi finanziari e assicurativi, oggetto di approfondimento sono state, tra l’altro, le condotte relative alle vendite abbinate di prestiti personali con polizze assicurative a copertura di eventi del tutto estranei al credito concesso, nonché quelle relative alla vendita di diamanti “da investimento” tramite il canale bancario.
Tutte queste attività dell’Autorità hanno ricevuto l’espresso apprezzamento della Commissione Europea, e nel maggio 2020 la Direttrice Generale della Direzione Giustizia della Commissione Europea ha riconosciuto il particolare impegno proficuo dell’Autorità nella repressione di azioni e condotte di sfruttamento della situazione di emergenza e danni dei consumatori, divenendo modello di riferimento.
Il Dott. Rustichelli, citando i vari interventi velocemente richiamati, come pure i vari nuovi filoni interpretativi che l’Autorità ha aperto durante la pandemia, ha evidenziato quanto forte sia stato il coinvolgimento dell’Autorità a tenere alta la guardia, pure a fronte delle enormi difficoltà poste dalla pandemia, per reprimere i comportamenti scorretti sul mercato salvaguardando il consumatore. In questa ottica si è rivelato fondamentale vigilare su condotte di impresa che potevano essere, rispetto alla crisi, reattive oppure opportunistiche. Reattive in quanto uno stato di difficoltà economica può indurre comportamenti spregiudicati da parte delle imprese, opportunistiche in quanto volte a sfruttare i punti di fragilità dei consumatori ingenerati o acuiti dalla crisi.
L’attività sinteticamente descritta dimostra anche quanta importanza l’autorità attribuisca alle proprie competenze in materia di tutela del consumatore, evidentemente alla stessa stregua di quelle in materia di tutela della concorrenza. La pandemia ha dimostrato una volta di più la proficua complementarietà che esiste tra queste due funzioni, e dunque l’assoluta bontà della scelta compiuta dal legislatore italiano nel concentrare in campo all’Autorità le competenze, sfruttandone al meglio le proficue energie. Entrambe sono leve fondamentali per assicurare che i mercati funzionino correttamente ed a beneficio dei consumatori. Anche per questo il modello istituzionale italiano è guardato oggi nel mondo con crescente interesse. La cassetta degli attrezzi a disposizione dell’Autorità risulta, in generale, ben fornita e sperimentata sia in materia antitrust che di tutela del consumatore.